Visite al sito web: stop utenti anonimi!

Quando il monitoraggio delle visite ad un sito web diventa veramente efficiente? Le attività di lead generation possono aiutarti a conoscere le persone che navigano tra i tuoi contenuti, offrendoti gli strumenti per contattarli attraverso strategie commerciali mirate. Questo è l'argomento trattato nella terza puntata del post su come creare un sito internet.

E-commerce e acquisti online. Ecco la tendenza di fine anno.

Cosa cercano online gli italiani per gli acquisti di Natale? Se hai un negozio online ti può interessare sapere che tre italiani su dieci negli ultimi tre mesi ha effettuato un acquisto da un sito e-commerce. Ma siamo ancora lontani dalle tendenze europee. Diciamo che il trend nazionale è quello di cercare informazioni online per poi acquistare in un punto vendita. Leggi l'articolo con le statistiche di ricerca web degli ultimi 30 giorni.

Creare un sito internet aziendale: parte2 - i contenuti

Sul tuo sito internet i clienti cercano contenuti interessanti e informazioni chiare. E' importante costruire un sito web per la tua impresa con testi, immagini e documentazione il più possibile chiari e di facile comprensione. Leggi la seconda parte del post CREARE UN SITO INTERNET AZIENDALE: PARTE2 - I CONTENUTI

Web Marketing Locale



Quanto conta oggi il web marketing per le imprese locali? 
Uno studio dell'agenzia Cone Communications di Boston conferma che l'89% dei consumatori cambia decisione d'acquisto dopo aver consultato informazioni e opinioni su internet. E' ora per le imprese locali di costruire una reputazione online! 

Leggi l'articolo completo Web Marketing e Località

Realizzare un sito internet aziendale. Parte 1: la grafica.


Non c’è bisogno di pagare per un sito lussuoso e con tante funzioni complicate! Il modo più immediato per presentare il tuo sito web al visitatore è quello di accoglierlo con una grafica semplice e una struttura di facile navigazione. Il nuovo post "a puntate" sulla realizzazione di un sito internet aziendale è disponibile al link Creare un sito internet aziendale: parte 1 – la grafica

Nuova veste per il blog Comunicazione e Strategia d'impresa

E' da troppo tempo che non aggiorno questo blog, ma spero che sarà giustificato dal lancio del mio nuovo sito internet Cataldo M&C
Continuerò a postare gli aggiornamenti anche su blogspot: il canale che finora mi ha permesso di conoscere persone interessanti e di condividere esperienze nuove in materia di marketing, comunicazione, strategia d'impresa. Restate in contatto!

Prima di tutto: BRANDING!

Mi piace definire il BRAND come un prodotto aziendale. E' l'impresa infatti che lo sviluppa, lo costruisce e lo commercializza. In quanto prodotto aziendale, il brand segue un ciclo di vita riassumibile nella tradizionale curva a campana: nasce, cresce, matura e inevitabilmente tende al declino. Il marketing team ha il compito di  affrontare ogni fase adottando strategie efficaci.

PER COSTRUIRE UN BRAND FORTE: l'impresa analizza le potenzialità del marchio con l'obiettivo di ottimizzare ogni passo necessario e stabilire la base migliore per avere successo in futuro. Questo include la valutazione e l'occupazione di personale interno di marketing, la formazione, lo sviluppo di un marchio solido, la visione aziendale, la missione e la gestione della strategia di branding.
PER ASSICURARE LA CONTINUA CRESCITA DEL BRAND: è necessario sviluppare strategie innovative come il branding sensoriale (associazione al brand di immagini, suoni, profumi) e determinare il momento giusto per estendere nuove linee o categorie di prodotto o di collaborare con altri brand per ottimizzare il suo valore.
PER CONSOLIDARE IL BRAND: l'impresa fortifica l'immagine se stessa, rafforzando l'organizzazione interna e la propria presenza sul mercato. Il modo migliore per restare in pista è trasmettere certezza e trasparenza.
CRISI DEL BRAND: molti marchi sono stati dei clamorosi insuccessi. Un attacco sorprendente della concorrenza, un mercato all'apparenza attraente, un improvviso cambiamento dei gusti dei consumatori: affrontare la crisi di un brand significa prima di tutto conoscerne a fondo le cause. L'analisi permette di ristabilire l'ordine e, perché no, ribaltare i motivi della crisi in vantaggi strategici. 

Imprese innovative e gli ingredienti del successo.

Una dedica alla GIORNATA NAZIONALE DELL'INNOVAZIONE

La nascita di un'idea imprenditoriale è il fattore cruciale per l'avvio di una attività d'impresa o per la sua stessa nascita. Una buona idea, tuttavia, non si può improvvisare. L'originalità di un'idea non si mette in discussione, ma la sua fattibilità è l'ingrediente segreto del successo. Spesso, infatti, sono proprio le idee più innovative ed insolite a portare buoni risultati, ma succede che tante trovate all'apparenza geniali, non trovano applicazioni pratiche.
Prima di cercare di vendere qualcosa, occorre pensare se questa può essere desiderata dal vostro cliente, se soddisfa delle sue necessità. Il prodotto/servizio che intendete vendere deve realmente mettere il cliente in una condizione di miglioramento dello stato attuale.
Il primo ingrediente per svolgere un'attività innovativa è AVERE LA PADRONANZA DELL'IDEA, ossia essere consapevoli di come l'idea si può sviluppare per portare un guadagno nelle vostre tasche. 
Il secondo ingrediente è ANALIZZARE IL RISCHIO  d'impresa. Questo elemento spesso viene sottovalutato dall'imprenditore, poiché viene scavalcato dall'entusiasmo di realizzare il proprio progetto innovativo. Terzo e ultimo ingrediente è il CONTROLLO DEI RISULTATI in itinere. La stesura di un business plan è utile per sviluppare una pianificazione di breve e lungo periodo, per valutare i rischi e le opportunità, ma è anche un modo per controllare il raggiungimento degli obiettivi fissati. La ricerca per lo sviluppo e l'accrescimento del valore di un prodotto/servizio, o del valore complessivo di un'azienda, è il punto di partenza per iniziare un percorso di crescita imprenditoriale. 
L'innovazione è senza dubbio la carta vincente per le imprese che vogliono essere competitive sul mercato. 

Posizionamento strategico. La leadership dei Baci Perugina.

Una delle strategie più riconosciute per differenziarsi dai concorrenti è il POSIZIONAMENTO. Il vantaggio che deriva da questa strategia è il risultato dell'individuazione di una posizione nel mercato in cui i clienti riconoscono un valore importante e che i concorrenti non possono raggiungere, poiché non dispongono delle risorse e delle competenze necessarie per operarvi in maniera efficace. Un'impresa può vantare un posizionamento poco attaccabile quando il proprio sistema di attività, per il quale sfrutta risorse e competenze distintive, è difficilmente acquisibile o imitabile dalle concorrenti.

Per questo argomento facciamo l'esempio della Nestlè e la relativa strategia di posizionamento nel settore cioccolatiero tramite il marchio Perugina
Nella storia del gruppo Nestlè, il cioccolato ha avuto un ruolo fondamentale fin dalle origini. La Nestlè Italiana nel 1988 acquista il Gruppo Buitoni, di cui fa parte anche Perugina. Gli storici brand e prodotti, tipici della tradizione alimentare italiana, entrano così a far parte dell'azienda che continua ad investire su di essi e ne inizia la commercializzazione in Europa e, nel corso degli anni, in molti Paesi del mondo, come simbolo del gusto e dell'arte culinaria del nostro Paese. Tramite Perugina l'azienda ha creato la sua fortuna nel settore, grazie alla creatività, qualità e tradizione dei suoi marchi più famosi Baci, Ore Liete, Rossana e, più di recente Latte Nero Perugina.
La ricetta vincente del successo? La qualità dei prodotti, la tradizionale cura artigianale della produzione e l'inventiva nel confezionamento e nelle promozioni, che derivano dal sapiente sfruttamento delle competenze aziendali. Il posizionamento di Perugina nel settore cioccolatiero è sostenuto soprattutto dal brand Baci Perugina, che occupano una posizione assoluta di leadership e rendono fatturati elevatissimi.

Marketing internazionale: la strategia delle alleanze della DreamWorks

Dopo aver introdotto una nuova pagina nel blog, dedicata all'internazionalizzazione, è il caso di iniziare a parlare delle strategie competitive internazionali
La strategia delle alleanze, più di ogni altra, può aiutare l'impresa, soprattutto se si tratta di una new to market, a rispondere al processo di internazionalizzazione e alla battaglia competitiva globale. Le motivazioni che possono indurre un'impresa ad adottare partnership internazionali sono: la riduzione dei costi e dei tempi di ingresso su un mercato; il superamento di barriere normative e burocratiche; la costituzione di un'immagine locale e il superamento della diffidenza del mercato estero; lo sviluppo di nuove tecnologie, etc. Le aziende che adottano questa tipologia di strategia competitiva nella quasi totalità dei casi ottengono grandi risultati. E' il motivo per cui le imprese investono molte delle loro energie nella ricerca di partner commerciali esteri. Ma non dimentichiamo che la strategia delle alleanze rientra in piani di marketing di più ampia portata.
Il successo dei progetti DreamWorks, ad esempio, dipende non solo dalla elevata qualità delle proprie realizzazioni (strategie di prodotto), ma anche e soprattutto dall'elevato grado di consapevolezza che generano nei consumatori, in particolare sugli spettacoli e le uscite home entertainment. Al fine di aumentare la sensibilizzazione dei consumatori, la DreamWorks ha sviluppato alleanze strategiche chiave, oltre a numerose collaborazioni commerciali in tutto il mondo. In generale, tali accordi prevedono che la loro licenza personaggi e le loro storie vengano utilizzate in combinazione con i prodotti o i servizi dei partner promozionali. In cambio, ricevono compensi in aggiunta a benefici di marketing sostanziali e opportunità di cross-promozionali, come l'inclusione dei personaggi e le immagini del filmato in televisione, spot on-line, stampa e sulle confezioni promozionali.
Per fare qualche esempio, attualmente la DreamWorks ha alleanze strategiche con McDonald's, Hewlett-Packard e Intel. Ha anche stipulato una alleanza strategica con Samsung, collegata alle versioni 3D dei DVD di molti dei propri film.

Evoluzione settoriale: l'esempio del secolo!

Giorni fa su Answers mi ha colpito una domanda sull'evoluzione settoriale. Si discuteva sulla differenza tra il ciclo di vita di un prodotto e quello del relativo settore. La differenzia sostanziale è che, mentre il ciclo di vita di un prodotto può essere molto breve da un punto di vista temporale, affinché si determini la nascita di un'intero settore e questo cresca, maturi e raggiunga una fase di declino, occorrono anni e anni. Il settore evolve in maniera diversa, si trasforma e difficilmente scompare del tutto. 
Con questo post voglio fare l'esempio della macchina da scrivere, un ciclo di prodotto ormai concluso, ma il relativo settore esiste ancora, seppur modificato nella sua struttura. Il prodotto è ora stato completamente sostituito dal PC (per adesso) ma molte delle aziende che producevano le macchine da scrivere, delle aziende che fornivano le componenti, etc. esistono ancora, pensate alla OLIVETTI!


L'attività imprenditoriale messa in opera da Camillo Olivetti già dal 1986 era una fabbrica di strumenti di misura elettrici. L'iniziativa rappresentava una assoluta novità in Italia e rappresentava, inconsciamente, la necessità del Paese di spingere il processo di industrializzazione verso orizzonti di innovazione scientifica. La storia della Olivetti è la storia di tutto un settore, dalle macchine per scrivere all'information technology, passando per le calcolatrici, l'elettronica, l'informatica, le telecomunicazioni. L'azienda di Ivrea ha accompagnato un secolo di sviluppo tecnologico italiano. Il settore ancora oggi è in continua espansione e si evolve in maniera esponenziale. Insomma, l'esempio del secolo come evoluzione settoriale.

Web e vantaggio competitivo. La leadership delle imprese che guardano al futuro.

Il vantaggio competitivo è il risultato di una strategia che ha condotto l'impresa ad occupare una posizione favorevole sul mercato, nei confronti delle proprie concorrenti: è la concorrenza, infatti, che sta alla base del successo o del fallimento di un'impresa e che determina l'adeguatezza di una strategia alla situazione competitiva di riferimento. Il vantaggio nasce, fondamentalmente, dal valore che un'impresa è in grado di creare per i suoi potenziali clienti, ossia quello che i clienti sono disposti a pagare: un valore superiore può derivare da un prezzo più basso di quello praticato dalla concorrenza per vantaggi equivalenti o da un prezzo più alto per vantaggi unici

Vi chiederete, cosa ha a che fare tutto questo con il web?
Una delle priorità delle imprese oggi è quella di creare con la propria presenza web un immagine migliore rispetto alle proprie concorrenti, offrire servizi innovativi, comunicare e differenziarsi. Migliore è la presenza web dell'impresa, maggiore sarà la possibilità di acquisire nuovi clienti e più alti saranno i guadagni. Il vantaggio competitivo ne risulterà rafforzato e l'impresa avrà nuove risorse da utilizzare per migliorare ancora la propria presenza web, incrementando di nuovo le vendite
Il web sta cambiando il modo in cui le aziende comunicano. Le imprese, anche le più piccole, che colgono le opportunità di business che internet offre, conquisteranno presto una posizione di leadership, soprattutto nel proprio contesto geografico di riferimento. 

La comunicazione e l'importanza della mission

La missione, conosciuta più comunemente con il termine inglese mission, esprime gli obiettivi fondamentali che l'impresa intende perseguire nel lungo termine e tutti i propositi che ne giustificano essenzialmente l'esistenza. Insieme con la vision (ciò che l'impresa intende divenire entro un determinato tempo) e tutto il sistema di valori aziendali, la mission svolge la funzione di comunicazione delle strategie d'impresa, agevola il coordinamento degli obiettivi individuali dei diversi attori aziendali e rafforza l'identità dell'organizzazione. Sono fondamentali, dunque, il coinvolgimento e la conoscenza da parte di tutte le componenti del sistema e, quindi, l'implementazione di un processo informativo interno, oltre che esterno. La condivisione dei valori e degli obiettivi rappresentati dalla mission, la rendono efficace come guida strategica dell'impresa stessa.
Per trovare un esempio chiaro e realistico di cosa sono la mission, la vision e i valori d'impresa, vi invito a visitare il sito di Illy, il noto marchio di caffè.
Spesso le imprese crescono grazie ad una chiara comunicazione all'esterno dei propri intenti e delle proprie strategie, utilizzando queste come strumenti efficaci di marketing. Oggi, infatti, più che in passato i consumatori sono attenti a caratteristiche intangibili di prodotto che lo differenziano tra tanti altri presenti sul mercato e che riguardano l'impresa produttrice più che il prodotto stesso. Così, il consumatore di caffè è attento tanto alle caratteristiche aromatiche della bevanda, quanto al fatto che l'impresa impiega le migliori tecnologie per esaltarne il gusto o che l'impresa si impegna per valorizzarne la presentazione. La percezione di questi aspetti strategici della Illy non è di certo diretta, ma acquisita inconsciamente dal consumatore grazie all'apprezzamento complessivo del brand, costruito e rafforzato proprio sulla base di valori ed obiettivi. 

Il sistema impresa: la comunicazione come strumento "agglomerante".

Con il mio primo post, vorrei sottolineare l'importanza che ha la comunicazione per le imprese, a prescindere dal più comune modo di pensare di tanti, che intendono la comunicazione come mera pubblicità aziendale. 
Ho usato il termine "agglomerante" per indicare la funzione di coordinamento, o meglio, di unificazione di intenti e obiettivi, attraverso strategie univoche. E' la tanto famigerata Corporate Identity, Immagine Coordinata: le imprese comunicano all'esterno la propria identità al fine di distinguersi dai concorrenti, con un brand chiaro, univoco, ma soprattutto riconoscibile. A tal scopo coordinano tutti quegli elementi che compongono l’identità visiva e che la rendono riconoscibile su diversi media (stampa, internet, motori di ricerca, social network).
Questo aspetto della comunicazione d'impresa è il risultato finale di un processo informativo, interno al sistema, che determina le strategie da perseguire. Da qui la stretta correlazione tra comunicazione e strategia. 
L'esempio lampante è dato dagli slogan pubblicitari: "Così tenero che si taglia con un grissino". Hai capito di cosa si tratta? (Probabilmente si, ma fammelo sapere commentando il post!)
Il noto marchio ha raccolto nel suo famoso motto una strategia di prodotto, la qualità della materia prima, sintetizzando la propria mission con un messaggio chiaro che la differenzia dalla concorrenza. 
Ecco svelato il primo dei segreti delle imprese di successo. Per approfondire il tema di immagine coordinata ti invito a leggere il prossimo post su questo caso di successo: la "Bolton Alimentari".

Così tenero che si taglia con un grissino

Bolton Alimentari fa parte del Gruppo Bolton, società che produce e commercializza una vasta gamma di prodotti, dal Food al Beauty Care, con più di 50 linee ed un portafoglio di importanti brand, tra i quali il marchio Rio Mare, oggetto d'esempio nel post "Il sistema impresa: la comunicazione come strumento agglomerante".
L'impresa nasce nel 1951 con il nome Manzotin (proprio lei, la nota carne in gelatina). Negli anni '70 conquista il mercato italiano con il tonno in scatola, introducendo lo slogan "Così tenero che si taglia con un grissino". E' da quegli stessi anni che l'impresa inizia a introdurre nuovi prodotti e nuove confezioni, ampliando l'offerta per la clientela. Oggi è una realtà internazionale ancora in crescita.
Come ha fatto la Bolton Alimentari a restare sulla cresta dell'onda? Quale è stata la strategia che le ha permesso di mantenere alta la propria quota di mercato?
Di certo, uno dei vantaggi competitivi della Bolton Alimentari è la forza della comunicazione. Non a caso sul website www.riomare.it le hanno dedicato un'intera pagina, con la raccolta degli spot storici.
Lo stile univoco dei messaggi, la coerenza e la riconoscibilità nel tempo del marchio ne hanno rafforzato l'identità, che oggi è tra le più affermate al mondo.